WordReference.com - Dizionario della Lingua Italiana © 2012 Le Monnier:
tutto ‹tùt·to› agg. e pron.
- Come agg., intero per quantità, numero, durata; con funzione attr. è sempre seguito dall’art. (t. il tuo patrimonio; t. gli uomini), mentre normalmente ne è privo con i nomi propri (sa a memoria t. Dante) e in formule che si avviano a trasformarsi in loc. (a t. vapore; di t. cuore)
Con i numerali, invece dell’art., richiede la cong. e (tutt’e due)
In formule abbr.: una per tutte (le volte); le pensa tutte (le diavolerie)
Con valore intensivo, intero per pienezza, efficienza: con t. l’affetto con t. le proprie forze anal.: a t. spiano, a t. forza. - Come pron. (al pl.), tutte le persone (fermi tutti!; tutti per uno, uno per tutti); con valore neutro (al sing.), ogni cosa (ha perso t.; esser capace di t.; mangiare di t.)
Con valore avv.: è t. il contrario, è proprio il contrario; t. allegro, allegro in ogni sua fibra: se ne andava in giro tutto allegro
In tutto, complessivamente
Del tutto, completamente
Prima di tutto, in primo luogo
Tutto a un tratto, improvvisamente
Tutt’altro, per nulla
Tutt’altro che, per escludere la qualità enunciata o presunta: è tutt’altro che bella.
'a tutti i costi' si trova anche in questi elementi: